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Presentazione: chi è William H. Ribera?

  • Immagine del redattore: William H. Ribera
    William H. Ribera
  • 4 gen 2022
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 19 mar

Questo sito è stato creato più o meno nel 2019.

Da allora è cambiato poco, in effetti... ma sono tornato ad approdare sul mio sito perché il mio obiettivo nella vita, oltre ovviamente a scrivere per tutto il tempo che mi è concesso, è aiutare gli altri.

Perché lo faccio? Intendo, sia scrivere che aiutare gli altri, ovviamente.


  • In questo blog affronterò tematiche delicate: psichiatrica e psicologia sono parte integrante del mio percorso di vita, e le informazioni in italiano riguardo questi argomenti o sono prive di contenuti reali (generalizzando, nella maggior parte dei casi) o sono semplicemente inesistenti.

  • In questo blog affronterò anche tematiche scrittorie, cercando di non essere banale e scadere in mere istruzioni o "regole d'oro" sulla scrittura (che, per quanto mi riguardano, non esistono affatto).


Approfitto dunque del nuovo anno per propormi queste belle intenzioni e sperare di mantenerle nel tempo.

Non vi mentirò: questo blog non sarà regolare, non uscirà un post al giorno e forse neanche uno al mese. Più probabilmente, come è tipico di me, mi scorderò di avere questo sito e lo riesumerò ogni volta – che sia passato tanto o poco tempo dall'ultima – che sentirò di avere qualcosa da dire o fare per poter aiutare il prossimo.

Per aiutarmi ad iniziare, ecco alcune domande che il sito mi propone come "scheletro" di questo primo post:


  • Perché stai scrivendo su un blog pubblico, invece di tenere un diario personale?

    Semplicemente perché spero che i miei articoli possano risultare utili a qualcuno. Vicino o lontano che sia, conosciuto o sconosciuto, spero che quello che voglio condividere aiuti anche solo una persona nel mondo.

  • Di quali argomenti pensi che scriverai?

    Come dicevo, affronterò le tematiche che più mi sono vicine: psichiatria e psicologia, scrittura e lettura. Ogni tanto parlerò anche della poca arte che so fare, credo, ovvero quella di disegnare mappe fantasy – a mano o in digitale –, sperando che quegli articoli possano risultare interessanti.

  • Con chi ti piacerebbe connetterti tramite il blog?

    Non mi interessa particolarmente ricevere commenti di apprezzamento o connessioni interpersonali: questi post saranno lanciati nel vuoto di internet, com'è giusto che sia, in attesa di venire scovati/cercati da qualcuno che ne ha bisogno in quel momento.

  • Se il blog avrà successo nel corso del prossimo anno, quale scopo speri avrai raggiunto?

    Spero solamente che non esploda un caso mediatico perché dico castronerie su questo o quell'argomento! L'ultima cosa che voglio sono stalker e minacce di morte sui social, lmao.


Ma passiamo allo scopo vero e proprio di questo post: PRESENTARMI.


Sono William H. Ribera.

Sono nato a Napoli, ma vivo a Bologna da ormai 7 anni, quindi mi considero bolognese d'adozione. Sono un ragazzo non binary, ma mi definisco per comodità semplicemente un ragazzo transgender.


Per chi fosse avvezzo alle diverse categorie/etichette e volesse approfondire la mia identità, mi limiterò ad aggiungere che l'etichetta in cui più mi riconosco come identità di genere è Agender Transmasculine. I miei pronomi, dunque, sono maschili (LUI in italiano, HE/HIM in inglese).

Non apprezzo dunque, per me stesso, il neutro in italiano: che sia con la ə (schwa), l'* (asterisco), il troncamento della lettera finale o la x, non apprezzo che vi rivolgiate a me in termini neutri.

William H. Ribera è uno scrittore. <-- CORRETTO!

William H. Ribera è unə scritt*e. <-- NO GRAZIE!


Per chi non fosse invece abituato a tutti 'sti termini "strani" che i giovini si "inventano" oggigiorno, vi spiego un po' cosa significano quelle due paroline che ho messo in grassetto più su.

Agender vuol dire letteralmente "senza genere", "privo di genere". Ciò non vuol dire che io sia senza sesso, ovviamente; semplicemente non mi riconosco nel genere tradizionalmente legato al mio sesso di nascita, ovvero il genere femminile, e mi sento come se non appartenessi, in realtà, neanche a quello maschile. Insomma, non sono né maschio né femmina, riguardo il genere; riguardo il sesso, sono tristemente AFAB, che vuol dire "Assigned Female At Birth", ovvero "assegnatə femmina alla nascita".

Transmasculine vuol dire "transgender verso lo spettro maschile", il che significa che pur essendo la mia identità non binaria (in quanto mi identifico come un senza genere), la mia espressione di genere è tipicamente mascolina. Desidero infatti intraprendere un percorso personale e medicalizzato per ottenere caratteristiche fisiche tipicamente maschili, quali: la barba, il petto senza seno, la voce profonda, ecc. Ho già iniziato la parte psicologica di tale percorso, e sono in attesa dell'approvazione della psicologa per iniziare a prendere gli ormoni mascolinizzanti, in particolare il Testosterone (a cui mi riferirò spesso come semplicemente "il T").


Metto qui un utilissimo schemino per distinguere in breve le caratteristiche principali dell'identità dell'individuo, quali:


  • identità di genere;

  • sesso gonadale (ovvero le caratteristiche prettamente fisiche/ormonali della persona);

  • orientamento sessuale;

  • espressione di genere.

"The Genderbread Person".
"The Genderbread Person".

Ora che abbiamo sviscerato la mia identità di genere, passiamo alla mia vera identità: sono uno scrittore, un appassionato lettore e in generale mi reputo – forse un po' a torto – un artista.

Ma andiamo con ordine.


Sono uno scrittore.

Ho iniziato a scrivere – con intenzione, almeno – a circa 7 anni: non appena ho imparato come tenere una penna in mano e a scrivere in lettere maiuscole, minuscole e/o corsive, mi sono messo a fabbricare storie per puro diletto personale.

Inizialmente erano rapporti epistolari fra due o più personaggi, in cui le parti coinvolte si raccontavano ciò che accadeva nelle loro mirabolanti avventure, poi i miei scritti si sono evoluti con il tempo in qualcosa di più complesso. Quei "qualcosa" io li chiamavo "libri" (e non, come vorrebbe il dizionario, "romanzi"), ed erano un compendio di plagi di ciò che consumavo: cartoni animati, anime, libri, fumetti, film e serie tv. I miei plagi più frequenti provenivano, perlopiù, da “Naruto Shippuden”, da “Eragon”, dalle “Guerre del Mondo Emerso” e daI film degli “X-Men”. Insomma scrivevo di Ninja Cavalieri di Drago Assassini con Poteri (magici e non). Ma del resto avevo anche 10/12 anni, quando facevo ciò più o meno inconsapevolmente.

Da allora, la mia scrittura (sia in trame che in stile) si è evoluta ulteriormente.

Ho all’attivo due libri su Amazon, «Soffitti Sconosciuti» e «Resistenza», rispettivamente il primo e secondo volume della tetralogia «Sentieri Sconosciuti», il cui terzo volume («Destini Distanti») è in fase di editing.


Sono un appassionato lettore.

Ho iniziato a leggere relativamente presto, in realtà: i libri in casa mia non sono mai mancati. E se inizialmente si trattava di semplici libri di fiabe predominantemente con le figure, in seguito si trattava di libri sempre più complessi, anche se ovviamente adatti alla mia giovane età. L'amore per le fiabe, comunque, non mi ha mai abbandonato, e da quelle per bambini sono passato a quelle per adolescenti: i libri fantasy e young-adult mi hanno accompagnato durante tutta l'adolescenza, facendomi rifugiare in mondi immaginari pieni di avventure che non mi sarei mai sognato altrimenti.

Tutto ciò che ho letto si è trasformato in qualche modo in tutto ciò che ho scritto; e non attraverso i plagi come quando ero bambino, ma attraverso la pura rielaborazione della realtà che vivo ogni giorno.


Sono un artista.

E con questo non voglio dire che faccio opere d'arte, ma arte sicuramente sì. La maggior parte di ciò che disegno è riassumibile in mappe fantasy, di luoghi inesistenti nella realtà. Le realizzo anche su commissione!


Se non l'aveste capito, il tono di questo blog sarà molto informale, con molti "tipo", molti "cioé" e soprattutto molti "lol" e "lmao". Ogni tanto, giusto per non farci mancar niente, inserirò pure qualche emoji... così, per gradire.

Non pretendo di non fare errori, sia di valutazione che di tono, o anche di battitura; ma se vi andasse di leggermi, io sono e resto qui a disposizione.

Potete anche farmi delle richieste!

Cliccate semplicemente sul mio LinkTree, e scrivetemi sul social che utilizzate di più!

Disclaimer: non entro quasi mai su Instagram, quindi mi scuso per eventuali ritardi nelle risposte.

Il social che utilizzo di più? Facebook, come i boomer. Sono letteralmente sempre lì sopra.



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